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L'associare ortaggi ad alcuni organi nasce da un richiamo di somiglianza nella forma e poi da un attento studio che fa emergere come certe proprietà degli ortaggi sono effettivamente atte al miglioramento dell’organo associato. È solo un pretesto giocoso che ha però l’ambizione e la speranza di essere ancora in tempo a fare molto di più laddove pensavamo di aver già fatto abbastanza.
Quando "tutti i mali non vengono per nuocere" diventa, non solo una filosofia di vita, ma uno STILE di vita e un vantaggio in termini di salute e benessere ma anche di una visione di un’economia politica sempre più severamente e seriamente attenta alla salute del pianeta e dei suoi abitanti (linguistici e non linguistici ma tutti ugualmente emozionali). Una presunta celiachia e le conseguenti analisi mediche, ha spostato l’attenzione su una consapevolezza del mangiare sano che è sfociata in una curiosa ed affascinante ricerca di cibi alternativi e sostitutivi a quelli di più largo consumo (basti pensare a carne, pasta e pane).
Ci si è aperto un mondo, non solo vegetariano e vegano, ma tutta una comunità che, con scelte politiche e sociali, con azioni attiviste e di protesta, formazione e studio costanti, ogni giorno si impegna a informare sulle possibilità che abbiamo di vivere in un mondo che – se non può escludere del tutto l’ormai avviatissimo processo di globalizzazione – può ancora ricordarsi del rispetto della Terra e delle sue specie. Il mangiare sano è interconnesso alla possibilità di mangiare meno per mangiare di più (e meglio) tutti senza gli eccessivi sprechi quotidiani personali e da parte delle gradi distribuzioni. Non lo si può svincolare dall’argomento che mette in primo piano le coltivazioni biologiche e conseguente rispetto della stagionalità dei prodotti coltivati e immessi sul mercato e del non sfruttamento del suolo vs gli OGM. È, di conseguenza, strettamente legato alla sanità dei pascoli, delle sementi e dei mangimi di cui si cibano i nostri amici animali. È fortemente avviluppato al più ampio e purtroppo devastante scenario dello sfruttamento capitalista di risorse vegetali e animali che sta sempre più velocemente impoverendo la Terra e alterando il clima sotto gli occhi di una classe politica e dirigente sempre più complice e colpevole di disastri umanitari e ambientali di portata, purtroppo, non sempre riparabile (fame del mondo, disboscamento, l’estinzione di alcune delle specie, velocizzazione del processo di desertificazione, scioglimento dei ghiacciai).
Porre l’attenzione sul mangiare sano equivale al prenderci cura di noi stessi e dell’altro: è vivere la terra e con la terra; rispettarla nella sua ciclicità senza sovrapproduzioni e sprechi sicuramente evitabili. È vivere il mercato e non il supermercato. È usare energie pulite. È valorizzare i mestieri nel rispetto di un apparato che, seppur industrializzato nell’ausilio delle innovazioni tecnologiche, produca vantaggi per tutti e non ricchezza per pochi. È costruzione di un dialogo fra paesi che scambiano e non impongono, colonializzano e impoveriscono secondo regole di sfruttamento e giochi di potere legati al denaro. A questa tematica si collega la possibilità di creare, non solo una consapevolezza più forte, ma usare tale consapevolezza in modo pratico: adottare un cambio di direzione - che parta già dalla vita quotidiana, quella di tutti i giorni – con una coscienza che vuole guardare al futuro e non abbandonarsi, sufficiente e schiava, al declino.
Il logo, dunque (associare ortaggi ad alcuni organi nasce, in primis, da un richiamo di somiglianza nella forma e poi da un attento studio che fa emergere come certe proprietà degli ortaggi sono effettivamente atte al miglioramento dell’organo associato), è solo un pretesto giocoso che ha però l’ambizione e la speranza che diventi un campanello, una sveglia: siamo ancora in tempo a fare molto di più e ancora qualcosa laddove pensavamo di aver già fatto abbastanza.
Uomo | a (cm) | b (cm) | c (cm) |
---|---|---|---|
S | 49 | 69 | 20,5 |
M | 52 | 72 | 21,5 |
L | 55 | 74 | 22,5 |
XL | 58 | 76 | 22,5 |
XXL | 61 | 78 | 23,5 |
Donna | a (cm) | b (cm) | c (cm) |
---|---|---|---|
S | 44.5 | 64 | 16 |
M | 47,5 | 66 | 17 |
L | 50.5 | 68 | 17 |
XL | 53,5 | 69 | 18 |
Bambino Unisex |
a (cm) | b (cm) | c (cm) |
---|---|---|---|
3-4 y | 33 | 45 | 11,5 |
5-6 y | 35 | 49 | 12,5 |
7-8 y | 37 | 53 | 13,5 |
9-11 y | 40 | 57 | 14,5 |
12-14 y | 43 | 61 | 15,5 |
Bambina | a (cm) | b (cm) | c (cm) |
---|---|---|---|
3-4 y | 30,5 | 42 | 9 |
5-6 y | 32,5 | 46 | 10 |
7-8 y | 34,5 | 50 | 11 |
9-11 y | 37,5 | 54 | 12 |
12-14 y | 40,5 | 58 | 13 |
Canotta uomo | a (cm) | b (cm) |
---|---|---|
S | 45 | 69,5 |
M | 48 | 71,5 |
L | 51 | 73,5 |
XL | 54 | 75,5 |
Canotta donna | a (cm) | b (cm) |
---|---|---|
S | 39 | 64 |
M | 42 | 66 |
L | 45 | 68 |
XL | 48 | 69 |
Uomo | a (cm) | b (cm) | c (cm) |
---|---|---|---|
S | 49,5 | 69,5 | 78 |
M | 52,5 | 71,5 | 79,5 |
L | 55,5 | 73,5 | 81 |
XL | 58,5 | 75,5 | 82,5 |
Uomo cappuccio |
a (cm) | b (cm) | c (cm) |
---|---|---|---|
S | 50,5 | 69,5 | 76,5 |
M | 53 | 71,5 | 78 |
L | 56 | 73,5 | 79,5 |
XL | 59 | 75,5 | 81 |
Donna | a (cm) | b (cm) | c (cm) |
---|---|---|---|
S | 48 | 64 | 71 |
M | 51 | 66 | 72,5 |
L | 54 | 68 | 73,5 |
XL | 57 | 69 | 75 |
Donna Cappuccio |
a (cm) | b (cm) | c (cm) |
---|---|---|---|
S | 49 | 64 | 71,5 |
M | 52 | 66 | 73 |
L | 55 | 68 | 74,25 |
XL | 58 | 69 | 75,5 |
Unisex | a (cm) | b (cm) | c (cm) |
---|---|---|---|
S | 50,5 | 70 | 79 |
M | 53 | 72 | 80,5 |
L | 56 | 74 | 82 |
XL | 59 | 76 | 83,5 |
Unisex Cappuccio |
a (cm) | b (cm) | c (cm) |
---|---|---|---|
S | 51,5 | 68 | 75 |
M | 54 | 72 | 79 |
L | 57 | 74 | 80,5 |
XL | 60 | 76 | 82 |