Un disturbo alimentare c’è anche quando non si vede. La  mente urla e nessuno sente la sua voce. 

Ho realizzato questa illustrazione in occasione della Giornata Nazionale contro i Disturbi dell'Alimentazione (nota anche come Giornata Nazionale del Fiocchetto Lilla). Se è vero che oggi sono stati abbattuti molti dei tabù che gravitano attorno al tema delle malattie mentali, di cui fanno parte i DCA, è vero che la strada da fare è ancora molta. Perché anche quando si trova il coraggio di chiedere aiuto, quando si riesce ad andare oltre il senso di vergogna, spesso gli ostacoli più grandi li si incontra in quei contesti che dovrebbero offrire cura e supporto. 

Fortunatamente esistono diverse realtà, come la Fondazione BRF - Istituto per la Ricerca Scientifica in Psichiatria e Neuroscienze, che con la ricerca psichiatrica aiutano ogni giorno migliaia di persone.

Per questo ho deciso di devolvere il ricavato della vendita di queste t-shirt alla Fondazione BRF, che con la campagna #Parliamone si pone l’obiettivo di combattere lo stigma che grava sulla malattia mentale, portando il focus sull’importanza di ascoltare e ascoltarsi.

Perché avere un disturbo mentale non è un’onta: parlarne è fondamentale per iniziare un percorso di cura e di accettazione. Un percorso necessario per uscirne. Perché il Disturbo Alimentare è un'ombra che non può essere affrontata da soli.