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“Odio gli indifferenti”, scriveva Antonio Gramsci nel 1917. “Non può essere morale chi è indifferente”, scrive due anni dopo Piero Gobetti. L'indifferenza come scelta di non scegliere, di non impegnarsi per il cambiamento o per denunciare ingiustizie e diseguaglianze è il vero “peso morto della storia”.
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