I tumori rilasciano nell’organismo delle particelle organiche volatili (Volatile Organic Compounds – VOCs – o biomarker), che i cani, con il loro olfatto finissimo, possono identificare in campioni di espirato, urina o feci.
Nonostante i cani riescano a identificare un campione positivo da uno negativo con una precisione fino al 98%, ai ricercatori non è tuttora chiaro esattamente quale traccia chimica i cani riescano a percepire: per questa ragione, i nasi elettronici non possono essere impostati sulla specifica traccia da cercare, e rimangono quindi per il momento inadatti a sostituire il fiuto canino.
I cani impiegati nei nostri progetti vivono con i loro proprietari, i quali li accompagnano nei nostri laboratori e aspettano durante la sessione di lavoro, così da ridurre i livelli di stress nell’animale. L’addestramento si basa solo ed esclusivamente su tecniche gentili, che prevedono l’uso esclusivo di rinforzi e mai di punizioni.
Le sessioni di addestramento durano in media 30 minuti al giorno per cane, in modo da non stancarli o stressarli eccessivamente. Tutti i cani che partecipano ai nostri progetti vengono selezionati anche in base alla loro attitudine al lavoro, alla voglia di partecipare e collaborare con l’uomo. Nessun cane che si dimostri a disagio nel lavoro di discriminazione olfattiva viene costretto a partecipare.