I tumori rilasciano nell’organismo delle particelle organiche volatili (Volatile Organic Compounds – VOCs – o biomarker), che i cani, con il loro olfatto finissimo, possono identificare in campioni di espirato, urina o feci.
Nonostante i cani riescano a identificare un campione positivo da uno negativo con una precisione fino al 98%, ai ricercatori non è tuttora chiaro esattamente quale traccia chimica i cani riescano a percepire: per questa ragione, i nasi elettronici non possono essere impostati sulla specifica traccia da cercare, e rimangono quindi per il momento inadatti a sostituire il fiuto canino.
I cani impiegati nei nostri progetti vivono con i loro proprietari, i quali li accompagnano nei nostri laboratori e aspettano durante la sessione di lavoro, così da ridurre i livelli di stress nell’animale. L’addestramento si basa solo ed esclusivamente su tecniche gentili, che prevedono l’uso esclusivo di rinforzi e mai di punizioni.