La campagna “Libera di Abortire” si occupa di salute e libertà riproduttiva, di diritto alla scelta individuale, consapevole e personale fatta con e sul proprio corpo. Non possiamo quindi che opporci ad una proposta come quella presentata dalle On. Giorgia Meloni e Maria Carfagna al fine di trasformare la Gestazione per Altri in reato universale. 
Una scelta presa, ancora una volta, dalle istituzioni senza ascolto e coinvolgimento dei soggetti del dibattito, compiuta con lo scopo di ricondurre in un dibattito ideologico le capacità riproduttive delle persone con utero. 

Giorgia Meloni parla di ‘donna-madre’ architrave, come se non esistesse il corpo della donna senza essere madre. I suoi alleati europei e internazionali sono proprio quelli che vogliono negare il libero accesso all’aborto, nonostante l’OMS nelle sue nuove linee guida dica che l’obiezione di coscienza è inaccettabile. Gli ultimi dati OMS dicono inoltre che ogni anno nel mondo vengono effettuati oltre 25 milioni di aborti non sicuri, provocando 39mila morti. Quasi tutti i decessi potrebbero esseri evitati. 

Alla luce di questi dati l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha stilato 50 raccomandazioni per semplificare l’accesso all’interruzione volontaria di gravidanza.

I diritti delle donne non aspettano, anche se qualcuno vuole relegarle solo all’identità di madre.